Tra le tante persone che passano veloci, ogni tanto si vedono mangiare, camminare e pedalare due ragazzi, Fabio e Gabriele. Due amici che vanno a trovare a Shanghai un’altra amica, Alice. Poi da lì, senza di lei, vanno a Pechino. Poi nella Cina rurale, a qualche decina di chilometri da Guelin. In un paesello piccolo e sperduto e poi in un’altro ancora più piccolo e sperduto. Poi, per bilanciare, passano da Hong Kong. Ci sono stati un po’ più di un anno fa ma è sempre bello rivivere i frammenti del viaggio attraverso le immagini dell’avventura catturate da Fabio.
Raccontare
Fin da bambina ho sempre sognato di fare un viaggio a New York, soprattutto dopo aver visto il film “Mamma ho riperso l’aereo mi sono smarrito a New York”. Da adolescente la sognavo ancora di più, immedesimandomi nella vita dei cocktail e delle esclusive feste di Carrie Bradshaw, protagonista di “Sex and the City”. Poi finalmente, dopo il mio primo viaggio a Manhattan con la consueta tappa d’obbligo alla “Colazione da Tiffany” mi sono totalmente innamorata di questa metropoli unica nel suo genere.
Ma non è finita qui… perché dopo averla girata con la guida alla mano, mi sono innamorata per la seconda volta, nel mio secondo viaggio, quello “insolito” in cui ho assaporato tutte le sfumature che New York offre.
La città degli appellativi, dello scintillio, dei grattacieli, della musica ma anche dei suoi contrasti, dei sapori etnici, delle storie degli emigranti e della povertà. New York offre tutto quello che si desidera e ti dà più di quello che si osa immaginare.
La vita è un viaggio sperimentale fatto involontariamente – Fernando Pessoa
Saudade è un termine portoghese che sta a indicare quel senso di nostalgia che ti prende e non ti molla più.
Ed è quello che è stato per noi il vivere la piccola città di Porto e lasciarla solo dopo 3 giorni.
La città, eletta come Best European Destination per il 2017, si trova sulla riva settentrionale del fiume Douro ed è stata veramente una rivelazione.
Ricalca le caratteristiche della tipica città portoghese, i vicoli stretti, le continue salite e discese, la decadenza degli edifici con le facciate ricoperte da maioliche, ma ciò che emerge è la voglia di rinnovo e di modernità che affiora in tutti i piccoli negozietti, locali e ristoranti aperti da pochi anni.
Se da un lato ti ritrovi a scattare fotografie a palazzi dismessi e inquadrare deliziosi terrazzini che si accavallano a tetti muschiati, dall’altro ti trovi immerso nella vivacità dei caffè a fianco del negozi di barbieri hypster o a frugare tra gli oggetti di sughero hand-made di una bottega artigianale.
Per prima cosa va esplorato il suo antico e caratteristico centro storico, partendo dal quartiere di “Ribeira”, ricco di piazze e di chiese ricoperte da stupende decorazioni di ceramica Azulejos. Da non perdere assolutamente è la “Chiesa Dos Clerigos” da qui, è possibile salire sulla torre più alta di Porto e ammirare un panorama mozzafiato sulla città. Una chicca di questo quartiere è la “Livreria di Lello e Irmao”, divenuta nel corso degli anni Patrimonio dell’UNESCO. Una grande scalinata in legno pregiato, un arredamento art decò, una luce calda e soffusa e migliaia di libri, rendono questo luogo magico. Tra una visita e l’altra ci si può rilassare al “Caffè Majestic”, in cui si respira ancora una forte aria degli Anni ‘20 del 900, un punto di riferimento in città caratterizzato da un’atmosfera raffinata ed elegante e da bellissime decorazioni di Belle Epoque.
La “Stazione di Bento” è una tappa che dovrebbe essere imposta in un weekend a Porto. Qui a padroneggiare sono gli Azulejos (piastrella di ceramica decorata) che ricoprono interamente la bellissima sala dei passi perduti. Un’altra chicca da visitare è il “Palaciò da Bolsa”, un edificio molto particolare in stile neoclassico, costruito sul sito di un Monastero Francescano. Si procede poi con la “Igreja de Sao Francisco”, un tripudio di oro e luce tale da abbagliare i turisti. Gli studiosi giudicano l’”Igrerja de Sao Francisco” come il miglior esempio di oro lavorato in tutto il Mondo. E poi di nuovo con l’imponente “Cattedrale del Sé” per rimanere a bocca aperta e godere della vista sulla città dallo spiazzo antistante. Da qui si prende la funicolare che in pochi minuti, giù per una discesa ripidissima, ti accompagna ai piedi di “Dom Luis”, il ponte metallico realizzato da un collaboratore di Eiffel. Si attraversa sul marciapiede pedonale e, una volta arrivati sull’altra sponda, si ammira il lungofiume formato da un susseguirsi di casette che si affacciano sul fiume Douro, bellissimo in qualsiasi ora del giorno, ma il meglio di sé lo regala all’ora del tramonto o alla sera. Da quel versante ci sono le cantine del famoso vino locale… il Porto, per l’appunto. Si possono passare a rassegna tutte quante per vedere le installazioni della loro storia e dei processi della produzione del vino e quando volete anche degustarne i prodotti.
A calare del sole, la città non tace, ma si traveste di luci soffuse ed echi del vociare. Vale la pena stare all’aperto e continuare a girare della città scoprendo gli accoglienti ristorantini e locali che si riflettono nel lungo fiume, gli artisti che popolano i sali e scendi delle vie e un concentrato di musica e ragazzi in una sola via, “La Galeria de Parìs”.
Rispetto a tante altre città, non si può dire che Porto abbia molte facce o sfaccettature. E’ un grande Paese molto coerente con sé stesso che si esprime con molta trasparenza e semplicità, offrendosi per il meglio a chi la sa abbracciare.
3 giorni sono abbastanza per girare Porto, ma non saranno mai abbastanza per viverla tutta… o per lo meno è questa la sensazione, la saudade, che ti prende alla dipartita e che ti porti a casa.
Eleonora Lai
Abbi cura dei tuoi ricordi perché non li puoi vivere di nuovo – Bob Dylan
Questa sera tutti incollati al divano per vedere la nuova edizione di Pechino Express, un programma dove viaggio, curiosità, avventura si intrecciano. Quest’anno i partecipanti si sfideranno tra le strade di: Giappone, Taiwan e… Filippine.
Ebbene si, Filippine, un Paese che fa rivivere in me delle magnifiche emozioni. I ricordi iniziano ad affollarsi nella mia mente… natura maestosa, mare cristallino, mercatini colorati, paesaggi da cartolina e ancora: i sorrisi delle persone, la loro gentilezza, il senso di benessere e relax che solo certi luoghi sanno infondere.
Per iniziare il viaggio per le Filippine bastano l’inglese, pochi spiccioli e tanta voglia di scoprire.
La vita non è per niente cara, tutto costa poco. Gli spostamenti? Vanno dai 3 a 5 euro. I pasti? Il prezzo oscilla tra 50 centesimi e 1 euro. E le visite? Massimo 10 euro. È il caso di dire minima spesa, massima resa. Per quanto riguarda la lingua, si comunica molto bene in inglese, seconda lingua del Paese, ma troverete anche qualche filippino che parla spagnolo come retaggio del passato da colonia.
Partiamo dunque con il diario di viaggio…
Mancano pochi giorni alla chiusura del concorso dell’estate Gattinoni Mondo di Vacanze! E tu hai partecipato?
Le regole sono semplici:
1. SCATTA UNA FOTO DELLA TUA ESTATE CON IL GESTO DELLE MANI CHE INQUADRANO
2. ACCEDI AL SITO www.inquadralatuaestategmv.com
3. CONDIVIDI LA TUA FOTO SUI SOCIAL CON L’HASHTAG #inquadralatuaestate
4. FATTI VOTARE!
Alla fine del concorso, che terminerà l’8 settembre, la foto più votata vincerà un cofanetto Boscolo Fughe D’Amore per un magnifico weekend. Anche chi ha votato potrà vincere dei fantastici occhiali Myjk!
Immaginatevi di svegliarvi in un giorno qualsiasi, in una realtà che non è la vostra. La vita che conoscevate fino alla sera prima? Completamente diversa, stravolta.
Uscire dalla propria casa, dai propri luoghi, dalle proprie abitudini segna un’occasione di crescita e un’opportunità per mettere ordine in tutto ciò che già è presente nella vita di ciascuno, così da poter avere bene chiara la propria situazione, la propria storia e i propri desideri… per prendere decisioni consapevoli e coraggiose per il proprio futuro.
La missione, poi, regala immediatamente una visione disincantata del mondo in cui viviamo ma anche una soddisfazione gratificante nel poter dare il proprio contributo reale per cambiarlo, migliorarlo questo mondo.
È su queste basi che nasce la “Proposta Educativa” dell’Oratorio della CP Madonna della Cintura di Cusano Milanino che ha deciso di organizzare una spedizione di giovani ragazzi in Kenya presso l’Istituto di don Orione in Laare, regione centrale del paese.
Non so se capita anche a voi, di sentire “Quel” mix di eccitazione, allegria e agitazione che ti assale poco prima di partire per un viaggio che si prospetta a dir poco meraviglioso. È così che cominciano i miei viaggi, nella mia testa e nel mio cuore, ancor prima di partire, ed è così che è iniziato anche questo…
Gattinoni Mondo di Vacanze si aggiudica il titolo di Miglior Network, nella categoria agenti di viaggio, alla seconda edizione di Italia Travel Awards, l’oscar del turismo nato per celebrare l’impegno e la competenza nel settore turistico italiano.