Nosy Be. E’ solo un piccolo tassello di puzzle che fa parte dell’immenso “Continente Nero”, ma ovunque si volge lo sguardo si respira Africa.
Quell’Africa autentica, pura e incontaminata quella che affascina e che fa sognare.
Mi sono documentata tanto, forse troppo, quasi al punto di togliermi l’effetto sorpresa della vista di una nuova destinazione, ma ciò non è avvenuto, perché nessun forum e nessun blog riesce a raccontare la reale magia che vive in quest’isola.
La “grande isola” conosciuta con il nome malgascio “Nosy Be”, è uno scrigno che custodisce intatta tutta la sua selvaggia bellezza, un susseguirsi di paesaggi mozzafiato ritmati dall’andamento della marea e avvolti dall’inebriante profumo di ylang ylang.
Ci sono tantissimi angoli da scoprire: bellezze naturali, lingue di sabbia che sfociano in un mare cristallino, riserve marine e naturali e mercatini di spezie.
LA RISERVA DI LOKOBE
La piroga che scivola silenziosa nelle calme acque dell’Oceano Indiano, la ricca vegetazione, le fitte mangrovie e le spiagge deserte sfilano davanti ai nostri occhi rendendo il paesaggio surreale.
Si arriva sulla spiaggia della riserva dove ci si concede un momento di dolce relax prima di addentrarsi nel parco naturale. La foresta di Lokobe è un luogo da visitare con occhi ben aperti, questo è l’unico segreto per sentirsi realmente parte di essa. All’interno della riserva si scopre piano piano o come si direbbe in malgascio “mora mora”, la rigogliosa e incontaminata flora di questa stupenda isola.
Una giornata dedicata alla scoperta, dove ammirare gli animali nel loro habitat naturale: la rana e il camaleonte più piccoli del Mondo (misurano solo qualche millimetro), diversi lemuri (come il lemure notturno che dorme rigorosamente con gli occhi aperti), lucertole, serpenti di varie dimensioni, piante di caffè e di cacao, alberi secolari, palme del viaggiatore e l’immancabile ylang ylang.
In pochi istanti ritorni ad essere bambina, immaginandoti protagonista delle storie fantastiche lette o viste in vecchi classici: la foresta, quella di Moogli ne “Il libro della giungla”, il “Paese delle meraviglie” di Alice a vivere avventure come “Bianca e Bernie”.
NOSY IRANJA
Questa volta non è una piroga a scivolare nelle calme acque dell’Oceano Indiano, ma è un motoscafo veloce che in poco tempo ci consegna al cospetto di Nosy Iranja. Due isole collegate da una bianca lingua di sabbia e uno scenario naturale di impareggiabile bellezza che lascia senza parole e senza fiato.
Nosy Iranja è un villaggio di pescatori, formato da piccole casupole con i tetti i paglia che si “scagliano” contro il blu del cielo. Intorno, una ricca vegetazione verde, poi la sabbia impalpabile dello stesso colore dello zucchero e piccoli granchi che ci corrono sopra, fino al mare calmo e placido color turchese. Il senso di pace regna sovrano.
Questo è quello che affascina, ma la vera anima dell’isola sono i bambini che con i loro occhioni e i loro sorrisi, sfidano la timidezza e la paura e avvicinandosi ti prendono per mano per mostrarti questo piccolo angolo di paradiso dalla natura magica e seducente e dai colori pastello.
Troppo spesso cerchiamo il lusso ovunque, nella comodità, nei ristoranti, nella tecnologia, nei servizi… senza pensare che il vero lusso non ha prezzo. Lo si percepisce appena si arriva a Nosy Be, ma lo si capisce solo quando si fa ritorno verso l’Italia.