Il Giappone ha assistito a una crescita esponenziale dei turisti italiani negli ultimi 10 anni, motivo per il quale in questo preciso momento storico il voler partire durante la bassa stagione diventa una scelta altamente consigliata.
Visitare il Paese del Sol Levante a febbraio, a cavallo tra le due stagioni, permette, poi, di scoprire i tratti più autentici, e far emergere la spiritualità insita nella sua cultura.
Febbraio è anche il mese nel quale si svolgono alcune delle manifestazioni più celebri all’interno del Paese, tra queste lo Snow Festival a Sapporo.
Gattinoni Travel Experience ha selezionato per questo motivo un itinerario esclusivo, con partenza il 1 febbraio 2018, che in 8 giorni propone la soluzione migliore per non perdersi l’evento.
Prima di raggiungere Sapporo è consigliato, però, soggiornare almeno 2 notti a Tokyo, consentendo di scoprire alcuni dei luoghi simbolo della capitale e del patrimonio del Giappone stesso.
Iniziando dal quartiere Asakusa, si riesce ad avere un’istantanea della morfologia della città prima della seconda guerra mondiale e prima dei numerosi incendi e terremoti che hanno più volte modificato il suo volto.
Il punto d’interesse maggiore è il tempio Senso-ji, che si erge in fondo all’affollata via commerciale Nakamise-dori. Il santuario è il più antico e grande di Tokyo ed è dedicato alla dea buddista Kannon, che incarna la compassione.
I suoi elementi più riconoscibili sono la porta del tuono all’ingresso insieme alla pagoda a cinque piani. Ma poco più distante vi è anche un giardino che sembra rimasto in sospeso nel tempo ed estraneo alle folle circostanti.
Solo una volta che saremo immersi nel “Mono no aware”, concetto giapponese che esprime la partecipazione emotiva nei confronti di ciò che ti circonda, potrete finalmente partire alla volta di Sapporo e delle sue sculture di ghiaccio.
Sapporo è la capitale di Hokkaido, l’isola del nord, passata dall’avere solo 7 abitanti nel 1857 al diventare la quinta città più popolosa del Giappone.
Lo Snow Festival, invece, è nato nel 1950 in seguito all’iniziativa di sei studenti che decisero di creare delle sculture di neve nel parco Odori e che inaspettatamente richiamò 50.000 visitatori.
Successivamente la manifestazione è cresciuta, anche grazie ai giochi invernali ospitati nel 1972, fino a raggiungere le proporzioni attuali, con circa 2 milioni di turisti.
Oggi oltre Odori, che resta il luogo principale, il festival si svolge in altri due diversi spot della città: Susukino e Tsu Dome.
Ogni anno, nella prima settimana di febbraio, il parco si trasforma in una sorta di Luna Park, con circa 200 sculture di neve o ghiaccio che si estendono per oltre un chilometro.
Gli artisti si sfidano, seguendo una tematica di anno in anno differente, come nell’ultima edizione il cui tema è stato “Come definisci un festival d’arte?” e in cui è stato presentato un Arc du Triomphe in scala 1:3, alto 17 metri e ampio 25.
Le temperature in questa regione del Paese spesso scendono sotto lo zero, ma si può rendere più mite la visita grazie ai piatti locali preparati dai ristoranti Hokkaidō della zona, che possono vantare di un buonissimo calamaro grigliato ed il granchio Monbetsu.
Di notte, infine, le creazioni prendono vita sotto una luce diversa, grazie ai giochi prospettici ottenuti con video mapping 3D ed effetti audio surround.
Per il 2018 il tema previsto è “Enjoy the ice”.
Ovunque ci si trovi nel mondo non risulta una sfida facile far apprezzare il ghiaccio con delle temperature così rigide.
Ovunque nel mondo, esclusa Sapporo.
Scoprite il programma del Tour proposto da Gattinoni Travel Experience: http://bit.ly/GTE_Giappone_Sapporo