Abbi cura dei tuoi ricordi perché non li puoi vivere di nuovo – Bob Dylan
Questa sera tutti incollati al divano per vedere la nuova edizione di Pechino Express, un programma dove viaggio, curiosità, avventura si intrecciano. Quest’anno i partecipanti si sfideranno tra le strade di: Giappone, Taiwan e… Filippine.
Ebbene si, Filippine, un Paese che fa rivivere in me delle magnifiche emozioni. I ricordi iniziano ad affollarsi nella mia mente… natura maestosa, mare cristallino, mercatini colorati, paesaggi da cartolina e ancora: i sorrisi delle persone, la loro gentilezza, il senso di benessere e relax che solo certi luoghi sanno infondere.
Per iniziare il viaggio per le Filippine bastano l’inglese, pochi spiccioli e tanta voglia di scoprire.
La vita non è per niente cara, tutto costa poco. Gli spostamenti? Vanno dai 3 a 5 euro. I pasti? Il prezzo oscilla tra 50 centesimi e 1 euro. E le visite? Massimo 10 euro. È il caso di dire minima spesa, massima resa. Per quanto riguarda la lingua, si comunica molto bene in inglese, seconda lingua del Paese, ma troverete anche qualche filippino che parla spagnolo come retaggio del passato da colonia.
Partiamo dunque con il diario di viaggio…
GIORNO 1 Italia-Manila
Siamo atterrate dopo 16 ore che sono letteralmente “volate” nella caldissima e afosa Manila alle 16.30. Qui, le cose da vedere si possono contare sulle dita di una mano e quindi il mio consiglio è di non usare la metro e di godersi la città.
Piuttosto usate le Jeepney, i mezzi di trasporto di superficie più utilizzati che con le loro decorazioni un po’ kitch sono uno dei simboli della cultura delle Filippine.
Partendo dal Forte Santiago, praticamente le mura dell’antica città dei conquistatori spagnoli ci spingiamo fino al Divisoria Market (uno dei mercati più grandi dell’Asia) alla ricerca del tipico street food filippino.
Il mercato è enorme, si presenta affollato e caotico, ma tranquilli che è tutto perfettamente nella norma.
Ambientarsi e trovare del buon cibo non è difficile, ovunque vi giriate troverete una bancherella pronta a soddisfare il vostro palato. Abbiamo deciso di adattarci per gradi alla cucina filippina, iniziando con l’”Isaw“, pollo e carne di maiale grigliata. Proseguendo poi con il “Palabok”, uno dei piatti più famosi del Paese. La pietanza, preparata con tagliatelle di riso, è condita con una salsa a base di gamberi, carne macinata e carne fritta. Non contente, siamo andate alla ricerca di uno dei dolci tipici del mercato, e girovagando un po’ abbiamo trovato soddisfazione nel “Kutsinta”, una deliziosa torta di riso dolce. Praticamente il totale del conto è stato… 61 centesimi di euro!
GIORNO 2 Manila-Coron
Dopo un’oretta di volo interno, siamo arrivate a Coron, una piccola isola a sud di Mindoro. Un salto in hotel e poi, con l’ausilio del “triciclo” (dei sidecar eccentrici per turisti), ci siamo dirette al porto per iniziare il nostro tour. In solo 90 minuti di barca veloce abbiamo raggiunto le isolette protagoniste della giornata: Malcapuya Island e Twin Lagoon.
Malcapuya, si può definire come un minuscolo lembo di terra (o meglio sabbia bianca) bagnata da un’acqua color turchese. Vi sentirete catapultati in una nuova realtà fatta solo di una natura rigogliosa, mare cristallino e una sabbia color borotalco. Tristi nel lasciare quello spettacolo tropicale ci dirigiamo verso un’altra meraviglia, Twin Lagoon. L’impatto con questo luogo è superlativo, surreale e quasi innaturale, le acque, calme e pacifiche, sono color smeraldo, il silenzio è assordante e la splendida natura è rigogliosa. Impossibile non restarne conquistati e se siete fortunati con l’alta marea, si può girare la laguna in kayak.
Al rientro in resort, su consiglio dei ragazzi locali della reception, abbiamo cenato al TK’s Sinugba Sa Balay. Per quanto il locale sia molto spartano, con tavoloni in legno e cucina a vista, le pietanze sono davvero saporite. Il menù scelto prevedeva antipasto di calamari fritti, noodles ai frutti di mare e pesce alla griglia. L’unica cosa da segnalare sono i tempi d’attesa un po’ lunghi, per il resto, abbiamo passato una splendida serata. Li vicino sorge il Sigbin Bar, un locale stile raggae in cui trascorrere qualche ora tra musica e birra fresca.
GIORNO 3 Coron
Il tour delle isole prosegue con Bulog Island. La spiaggia è un mix di piccole rocce e sabbia bianca, bagnata da un mare cristallino. Come Malcapuya anche quest’isola è circondata dal reef, quindi è il paradiso perfetto per gli amanti dello snorkeling e delle immersioni. Nel pomeriggio, abbiamo lasciato questa splendida oasi in direzione di Malwayuyo. L’isola ha il colore dello zucchero, il mare è una piscina naturale in cui crogiolarsi e rilassarsi sotto il sole caldo.
La sera, sempre grazie al consiglio dei ragazzi locali ormai diventati amici, ci siamo recate al Kawayana Grill Station. L’atmosfera, tipica filippina, è molto accogliente. I piatti sono principalmente a base di pesce fresco e sono davvero ottimi. Il locale ha un discreto successo, merito anche del rapporto qualità – prezzo.
Anche il terzo giorno è volato e la permanenza a Coron è praticamente giunta al termine.
GIORNO 4 Coron – Palawan
La mattina seguente abbiamo lasciato l’isola di Coron in direzione dell’isola di Palawan.
Arrivate all’hotel un po’ provate dal caldo, abbiamo trascorso il pomeriggio nella spiaggia di Ipil Beach, che dista solo 3 chilometri dal resort. Dopo esserci rilassate sotto il sole, decidiamo di fare un giro in kayak per la piccola baia.
Per la cena ci siamo spostate con il triciclo in direzione del ristorante Atmosphere, uno dei tipici locali thai. Se vi piacciono i sapori insoliti, vi consiglio il riso nell’ananas. Per i più romantici si può anche cenare a lume di candela sulla spiaggia.
La serata è terminata in uno dei bar più famosi dell’isola, il Pukka Bar, una simil discoteca che rimane aperta fino a notte inoltrata.
GIORNO 5 Palawan
La giornata parte dal porto per un tour in barca delle isole circostanti chiamato “Island Hopping” (al costo di 10 euro a testa compreso il pranzo a base di pesce fresco), prenotato attraverso un’agenzia di viaggi locale del tutto affidabile.
La prima isola che abbiamo avuto la fortuna di ammirare è stata Seven Commando Beach, una delle spiagge più belle delle Filippine. Pensate che il sole la bacia fino all’ora del tramonto! Il paesaggio è meraviglioso per i colori, per la natura rigogliosa e per il mare che è una piscina naturale.
La giornata prosegue in direzione di Small Lagoon. Come per le altre lagune, anche per raggiungere questa bisogna passare attraverso un incavo nella roccia e poi… lo scenario sarà paradisiaco. Queste lagune sono praticamente incorniciate dalle rocce e se c’è basa marea la barca ti lascia poco distante dalla terra per poterla raggiungere a piedi nell’acqua (altezza ginocchia). In questo luogo da sogno dimenticatevi tutto e fatevi travolgere dalle bellezze paesaggistiche che hanno reso questa meta una tappa obbligatoria.
Altro giro altra corsa… nel pomeriggio dalla small arriviamo alla Big Lagoon. Una laguna incontaminata, un caleidoscopio di colori e scorci belli da togliere il fiato. E poi ancora a Secret Lagoon, una volta varcate le rocce, il segreto viene svelato e la sorpresa sarà sbalorditiva.
GIORNO 6 Palawan – Cebu – Bohol
Dall’aeroporto di Puerto Princesa si parte in direzione Cebu per una giornata di visita culturale.
Prima il Forte San Pedro, un interessante sito archeologico ben conservato. Il forte, inoltre è circondato da un piccolo parco in cui è piacevole camminare dopo la visita.
Poi la Basilica di Santo Niño, un esempio di architettura spagnola che presenta al suo interno la statua del Bambino Gesù risalente al XVI secolo. Probabilmente la più antica immagine religiosa esistente nelle Filippine, la statua fu donata come regalo di battesimo dall’esploratore Ferdinando Magellano alla Regina di Cebu all’epoca della esplorazione del navigatore portoghese in quelle terre.
Nel pomeriggio, siamo partite via mare in direzione di Bohol. Una volta toccata la terra ferma saliamo su una navetta “condivisa” per raggiungere Panglao. Quest’isola è collegata direttamente da un ponte e dispone di comode infrastrutture per girarla. Arriviamo dunque a sud ad Alona Beach dove soggiorneremo al Henann Resort Alona Beach, su suggerimento del nostro agente di viaggio. Lasciamo i bagagli per correre in spiaggia a goderci lo splendido tramonto.
GIORNO 7 Bohol
Il giorno seguente decidiamo di visitare la bellissima spiaggia di Dumaluan, famosa per il suo lungo litorale bianco bagnato da un mare calmo e cristallino. Rispetto ad Alona devo ammettere che è più bella e non essendo circondata da locali e ristoranti, non è per niente affollata. Il giorno è trascorso in totale e assoluto relax.
Se volete è possibile accedere alla spiaggia privata dei resort al costo di 1000 pesi filippine (16 euro), nel prezzo sono compresi: lettini, ombrellone e pranzo a base di pesce.
Per la cena abbiamo deciso di prenotare da Saffron Restaurant Amorita che sorge praticamente sulla spiaggia.
GIORNO 8 Bohol
Giorno purtroppo nuvoloso e quindi decidiamo di visitare le Grotte di Hinagdanan a nord dell’isola di Panglao.
Il sito, che si raggiunge attraverso la discesa di alcuni scalini, si presenta come una piccola e circolare piscina naturale fatta di acqua fresca e limpida in cui fare il bagno e trascorrere piacevoli momenti. Fate solo attenzione a qualche piccolo pipistrello che può svolazzare sopra le vostre teste ma non preoccupatevi, sono davvero innocui.
Il pomeriggio è trascorso nei negozietti locali di Alona Beach.
GIORNO 9-10 Bohol – Cebu
Il sole è ritornato a splendere e noi ritorniamo alla vita balneare nelle spiagge di Dumaluan e Alona Beach.
Raggiungiamo di nuovo Cebu, questa volta però per visitare il Lapu Lapu Park dove l’ingresso è totalmente gratuito. Il parco è un luogo leggendario, famoso per le statue del guerriero indigeno Lapu Lapu che sconfisse l’esploratore Ferdinando Magellano nella battaglia di Mactan.
Per l’ultima cena filippina ci gustiamo la specialità del maialino preparato in tantissime varianti presso il ristorante Zubuchon.
GIORNO 11 Cebu – Manila – Dubai – Italia
Giorno di rientro e di ultimi acquisti nei vari negozietti locali. Il volo interno ci porta a Manila dove ci aspetta quello di rientro vero l’Italia con scalo a Dubai.
Questi sono i pochi ricordi che la mente riesce a tramutare in parole perchè per il resto, le immagini, i colori, i profumi rimarranno per sempre impressi nella mia memoria proprio come Bob Dylan citava…
INFORMAZIONI DI VIAGGIO
Come arrivare:
Non ci sono collegamenti diretti dall’Italia, ma le principali compagnie aeree che volano su Manila sono:
Compagnie interne:
Quando andare:
Il periodo migliore per visitare le Filippine è quello che va da novembre ad aprile.
Link Utili:
http://www.viaggiaresicuri.it/paesi/dettaglio/filippine.html