Ogni stagione è perfetta per fare un viaggio a Marrakech: un’evasione dalla vita frenetica occidentale che vi farà assaporare tutta la bellezza della cultura marocchina.
Marrakech è la quarta “città imperiale” dopo Fez, Rabat e Meknes, ed è posizionata al centro di un’oasi pianeggiante di palme. La città è prevalentemente divisa in due zone: il quadrilatero della Medina, racchiuso tra i bastioni di colore rossiccio dove vive la popolazione araba e la città europea, la parte più occidentalizzata.
Il cuore pulsante è rimasto la piazza Djema el Fnaa, il mercato pubblico ma anche luogo di divertimento e predicazione. Di giorno ospita venditori ambulanti di cibo, erbe, spezie e amuleti per poi trasformarsi, con il calare del sole, in un enorme palcoscenico a cielo aperto: musicisti, ballerini, giocolieri, ammaestratori di scimmie e serpenti che si esibiscono in un folcloristico spettacolo.
Da questo punto si può partire per visitare i souk, perdendosi tra gli stretti vicoli e negozi marocchini. I profumi di cumino, zafferano e cannella dirigono verso la Place des Epices, tra le mille spezie esposte sulla strada. Più avanti il souk Sebbaghine dei tintori, alla scoperta di colori sgargianti delle matasse di lana appesi nel cielo ad asciugare.
L’incanto di questa città è racchiuso anche nella sua architettura, vera e propria esibizione artistica. Un esempio è il Palazzo della “bella”, un capolavoro costruito per amore dal Gran Visir Dar Si Moussa, un labirinto di stanze, cortili e giardini di aranci e gelsomini tra legni intarsiati, marmi e ceramiche di Fez.
Un ultimo thè marocchino, sorseggiato nel cortile interno di uno dei riad. Un ultimo ascolto al richiamo del muezzin dall’alto dello splendido minareto della Koutubia. Un ultimo momento per ripensare al weekend appena trascorso a Marrakech, ai suoi colori, alle sue musiche e ai suoi profumi, e per chiedervi quanto presto ci ritornerete.